Parliamo di Tocco. Parliamo di Donne. Parliamo di Osteopatia.
Il “tocco” è tema abbastanza ampio sul quale troviamo ampia testimonianza già dall’antichità, si parla persino di tocco magico, tocco taumaturgico, guaritore, tocco percettivo, tocco terapeutico. Sul tocco molti gli studi fatti. A noi piace ricordare la tesi di una Diplomata della Scuola di Massaggio Integrato, Sara Aliberti, che con la sua tesi “Effetti del tocco nella sfera psico-somato-emozionale della Persona” ci regala un percorso attraverso la fisiologia del tatto e un excursus sugli studi più recenti relativi all’effetto del tocco.
In un’epoca in cui apparentemente la parità dei sessi sembra ormai assodata, dobbiamo invece ricordare ogni giorno l’importanza dei contributi delle donne in ogni area del sapere umano. E se lo facciamo non è per femminismo o perché pensiamo abbiano più bisogno degli uomini di essere “pubblicizzate”, ma perché è necessario. E quindi, senza nulla togliere ai luminari uomini della Medicina Osteopatia, primo fra tutti il suo fondatore Andrew Taylor Still, parliamo di Donne. Parliamo di Osteopatia
“The Femine Touch. Le donne nella Medicina Osteopatica” di Thomas A. Quinn, pubblicato nel 2011 dalla Truman State University Press del Missouri e nel 2018 da Solista Osteopathy Press a cura di Paola Borgonovo, ci propone un viaggio affascinante esaltante e a tratti commovente.
L’autore partendo da un excursus sull’istruzione medica per le donne ci ricorda come nel 1982, il Dr. Still “fece l’immaginabile quando accettò uomini e donne indistintamente nella sua appena nata American School of Osteopathy” e ci accompagna in questo viaggio osteopatico al femminile.
Prima di iniziare il viaggio vi lasciamo alle parole di Blanche Still, figlia minore di A.T. Still che scrisse “Non esiste scienza più bella dell’osteopatia, nessuna più adatta alle donne, il cui delicato senso del tatto le rende idonee allo studio e alla pratica della stessa”
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